Da sempre sperimentatore eclettico e designer concettuale, Antonio Marras esplora ogni anno nuove dimensioni e realtà creative attraverso un linguaggio estetico inedito e una poetica profondamente personale. In occasione della Design Weeke del Fuorisalone 2022, la sensibilità e versatilità artistica del designer sardo torna a stupire con un nuovo racconto e un allestimento irriverente e anticonformista.
Protagonista di questa installazione, il concetto di rigenerazione -Re-Generation- nella sua essenza più pura. La rigenerazione è un processo naturale di sostituzione o ripristino di parti del corpo danneggiati o mancanti alla piena funzionalità di piante e animali, e per Antonio Marras rappresenta il manifesto della propria poetica. La rigenerazione è un’arte circolare, è dare nuova vita. È valorizzare e rendere ripetibili le migliori esperienze, è creare legami. È credere nel risveglio, creare un gesto perfetto. È l’Araba Fenice che rinasce dalle sue ceneri. Sono i corsi e ricorsi storici di Giambattista Vico, le cose che succedono per un volere predestinato, già scritto. Antonio Marras adotta la RE-GENERATION come modus Operandi. Rigenera, dà nuova vita, crea occasioni di incontro e fonde e confonde materie e istanze poetiche e attraverso la bellezza riproduce e produce nuove dimensioni dei materiali che spesso in modo imprevisto danno vita a nuove visioni. Le stratificazioni, l’assembramento, gli assemblaggi, gli accostamenti, gli interventi, le incrostazioni, i decori, le sovrapposizioni, gli inserimenti, gli intarsi, i pezzi di tessuto avanzati, i ricami, le terre, i colori, i metalli, i disegni, il caffè e il tè come colori, le patchsu elementi preesistenti al fine di creare una identità, altra è il fare di Antonio Marras. Un innumerevole accumulo di pensieri, di materiali e di genti che generano una visione diversa. Una visione che tiene insieme tutti gli elementi e tutte le tensioni e produce un nuovo essere, un nuovo modo di intendere la vita. Antonio Marras è mosso da un sentimento animato dalla presenza fondamentale della memoria. Memoria collettiva, quella che in sardo si chiama “su connottu”, il conosciuto, l’assimilato, il DNA che fa parte di noi. Antonio Marras è un intimista, un animista. Ama il vissuto e gli piace pensare che gli oggetti, le cose, gli abiti, i tessuti abbiano un’anima e meritino rispetto.Nasce cosìla storia di“CERCHINO, l’anti Pollicino”.